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SR 1, SINDACI MONTI DAUNI SODDISFATTI PER ANNUNCIO MINISTRA CARFAGNA
Notizie 20 novembre 2021
Ultimo Aggiornamento 20/11/2021
SR 1, SINDACI MONTI DAUNI SODDISFATTI PER ANNUNCIO MINISTRA CARFAGNA

Buone notizie sul fronte delle infrastrutture sui Monti Dauni. Dopo un incontro tra il presidente della Provincia di Foggia, Nicola Gatta e la ministra per il Sud e la Coesione Territoriale, Mara Carfagna, il completamento della SR 1, la famigerata pedesubappenninica Candela-Poggio Imperiale è sempre più vicino. Il progetto della SR1 e' tra quelli inseriti nel Contratto istituzionale di sviluppo Capitanata e la ministra per il SUD, in accordo con il Ministero delle Infrastrutture, ne sta valutando il finanziamento attraverso la prossima programmazione del Fondo di Sviluppo e Coesione. "La mia visita a Candela e' stata solamente rimandata", spiega la ministra Carfagna.

"Mi sono scusata con il presidente Gatta e gli ho manifestato la mia volonta' di essere presto sui Monti Dauni. Intanto - aggiunge - proseguiamo il nostro lavoro per lo sviluppo della regione e per favorire l'accessibilita' e gli interscambi economici nella zona del Foggiano anche attraverso la strada regionale Poggio Imperiale-Candela".
La notizia ha soddisfatto i sindaci dei Monti dauni e il coordinatore dell’Area Interna, Michele Dedda. “Vogliamo ripartire dalla strada regionale numero 1, un volàno per far sviluppare i Monti Dauni, sempre difficili da raggiungere. Con una strada a fondo valle sarebbe più agevole visitare il nostro territorio. La sfida oggi è la capacità di trasformare la dotazione finanziaria in opere concrete, e la strada regionale n. 1 è sicuramente l’infrastruttura più importante. Siamo contenti che grazie alla rete creata con i 29 sindaci dei Monti Dauni, siamo riusciti a far comprendere anche a livello ministeriale l’importanza dell’opera. La ministra Carfagna, da donna del sud ha subito recepito le nostre istanze, così come fondamentale è stato il lavoro fatto dal presidente della Provincia, Nicola Gatta.
Serviranno, certo, altri investimenti, per fermare il dissesto idrogeologico, tutelare la montagna, dotare il territorio di altre infrastrutture viarie, ferroviarie e digitali. Il pregio della strategia è che con l’innovativa metodologia di programmazione e progettazione locale adottata sarà forse possibile far convergere intenzionalmente verso questi comuni altre azioni e risorse (comunitarie, nazionali e regionali) per coprire il fabbisogno di intervento”.

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